Polizze vita: criteri per la scelta

Le assicurazioni sulla vita rappresentano un investimento per il futuro oltre che, principalmente, uno strumento di previdenza. Infatti le polizze vita tutelano la persona, i figli, i coniugi e gli altri beneficiari dal rischio derivante dalla morte prematura dell’assicurato. In pratica si hanno una rendita garantita o un capitale a disposizione, da utilizzare in caso di necessità.

I tipi di polizza vita

Prendiamo in considerazione il legame tra mutuo e assicurazione vita. Cominciamo subito col dire che esistono diversi tipi di polizze vita. Con la polizza caso vita, alla scadenza di questa si riceve un capitale o un vitalizio. Il beneficiario della somma può essere sia chi ha sottoscritto la polizza, ma può essere anche un’altra persona specificata nel contratto.

C’è anche la polizza caso morte: in questo caso il capitale viene erogato se la persona assicurata muore entro la scadenza del contratto. Infatti, se alla scadenza del contratto l’assicurato è ancora in vita, non verrà corrisposto nessun capitale.

Nel caso della polizza mista, il capitale viene erogato al beneficiario sia in caso di morte dell’assicurato sia, se questo è ancora in vita, alla scadenza del contratto.

Come scegliere la polizza vita

Innanzitutto, per scegliere la miglior polizza vita in base alle proprie esigenze, bisognerà capire da quale rischio ci si voglia preservare. Oltre a questo aspetto, bisognerà valutare altri fattori, come l’età che si ha e la durata dell’investimento. A questo proposito, bisognerà considerare il proprio caso specifico.

In linea di massima, comunque, conviene stipulare delle polizze almeno annuali piuttosto che di periodi più brevi (dato che è più difficile poterle estendere).

Se si vuole tutelare il futuro economico dei propri figli, sarà bene scegliere una polizza assicurativa che consenta loro di compiere almeno 20-25 anni.

Se ci si vuole assicurare perché si è stipulato un mutuo, sarà bene scegliere una polizza assicurativa che copra l’intera durata del mutuo.

Si deve valutare anche quanto si vuole investire. A questo punto, si potrà scegliere fra una polizza vita temporanea caso morte che prevede che, in caso di morte della persona assicurata, ad un soggetto terzo venga erogata la somma decisa durante la stipula del contratto. Stipulare una polizza del genere, quando si è ancora giovani, può essere una scelta intelligente.

Infatti, se la si stipula quando si hanno 30-40 anni, questo è il range di età in cui ci si sottopone a scelte di vita importanti (matrimonio, primi guadagni derivanti dal lavoro, nascita di un figlio e così via).

Dunque, nello spiacevole caso di morte prematura durante il periodo di validità della polizza, i beneficiari riceveranno un capitale utile per potersi sostentare economicamente e far fronte a tutte le spese.

Allo stesso modo, scegliere di contrarre una polizza vita temporanea caso morte in età avanzata può essere utile proprio per tutelare i propri familiari e, ad esempio, estinguere dei debiti.

In entrambi i casi le parti del contratto sono costituite dalla compagnia assicurativa, la quale si impegna a pagare in caso di morte del contraente, e dal contraente stesso. Quest’ultimo può decidere di assicurare se stesso oppure una terza persona (un parente, un familiare e così via).

Questa soluzione è quella da scegliere nel caso si vogliano tutelare soggetti terzi che dipendono economicamente da colui che contrae la polizza assicurativa.

Inoltre, proprio perché gli imprevisti della vita possono verificarsi all’improvviso, c’è la possibilità di ricevere il capitale sottoscritto prima della scadenza della polizza assicurativa (o il capitale per intero o solo una parte di esso).

È sempre bene scegliere una polizza vita tenendo conto della disponibilità del tuo budget e della tua situazione familiare, in modo che tu stesso possa verificare quale sia la più conveniente in base alle tue esigenze personali.