Impossibile non pensare alla pasta come a uno dei prodotti più tipici dell’Italia.
Ebbene, anche per quanto riguarda la pasta di grano duro ricavata da agricoltura biologica, l’Italia è la prima produttrice in tutto il pianeta. Sono sempre di più le persone che scelgono questo tipo di prodotto quando vanno a fare la spesa. Per questo motivo, cerchiamo di capire quali sono i consigli migliori da seguire per individuare la tipologia di pasta più adatta.
Bisogna tener conto come si tratta di prodotti che sono sempre più apprezzati sul mercato. È chiaro che il consiglio migliore è quello di prediligere sempre pasta biologica che viene prodotta con un tipo di farina certificata, così come quella prodotta a chilometro zero.
I prodotti Agrifree si fanno ben riconoscere da questo punto di vista, dal momento che permettono di assaporare un gusto unico mantenendo intatti tutti questi valori. In generale, è meglio prediligere i marchi italiano e che producono in maniera sostenibile.
La scelta passa da un’attenta lettura dell’etichetta
Il primo passo per poter trovare una tipologia di pasta davvero adatta alle proprie preferenze è senz’altro quello di curare con la massima attenzione la lettura dell’etichetta. In questo modo, si potrà già avere un’idea di massima circa le caratteristiche più importanti legate al prodotto che si ha intenzione di comprare.
La prima cosa da cercare sull’etichetta è il marchio riconosciuto in ambito europeo legato all’agricoltura biologica. Per quanto concerne la pasta di grano duro, la tipologia di lavorazione più tradizionale, che tra l’altra è una delle garanzie più importanti di qualità, è quella con trafilatura al bronzo. Quest’ultima è una procedura che viene portato a termine a ridotte temperature e con delle tempistiche di essiccazione piuttosto allungate, per poter garantire un certo livello nutrizionale ed essere più digeribile al contempo.
Maggiore è l’apporto di proteine, poi, più si tratta di una tipologia di pasta di alta qualità.
Il consiglio migliore da seguire è quello di optare per la pasta integrale.
In questo modo, infatti, si potrà contare su un prodotto che porta in dote un quantitativo di calorie più ristretto, ma al contempo riesce a garantire un apporto maggiore sia in termini di Sali minerali che di proteine, ma anche dal punto di vista degli oligoelementi, così come di fibre e vitamine.
Dei tempi di cottura prolungati che sono indicati sulla confezione non vogliono necessariamente dire che quella sia una pasta di qualità. È fondamentale, piuttosto, che la pasta venga cotta in maniera uniforme sia internamente che esternamente.
Con la pasta di grano duro emerge è la presenza del glutine, che fa senz’altro la differenza nel conservarla in forma, riuscendo a trattenere l’amido. Nel caso in cui l’acqua in cui si sta cuocendo la pasta cominci a diventare piuttosto torbida, allora probabilmente è un segnale da cogliere come di bassa qualità della pasta che si sta cucinando.
La pasta di mais rappresenta una soluzione perfetta per tutti coloro che soffrono di celiachia, ma è chiaro che si tratta di un dato che va indicato in maniera evidente sull’etichetta.
La pasta grano dura del tipo Senatore Cappelli, invece, prevede l’impiego solo di sementi di notevole qualità. Come si può facilmente intuire, poi va anche considerato un rapporto tra qualità e prezzo che sia sufficientemente equo.
Quali sono le varietà di pasta biologica in commercio
In commercio, come detto, ci sono ormai varie tipologie di basta biologica, sia nel formato corto che in quello più lungo. Tra le tipologie più diffuse troviamo senz’altro il grano duro, sia quello normale che integrale, ma anche quello Senatore Cappelli, ma anche il Kamut, il farro, così come il farro integrale, e pure il mais.