Pane croccante e buon vino sono l’accompagnamento ideale per gustare al meglio i famosi salumi italiani. Ogni regione d’Italia è ricca di tradizione e si contano oltre 300 varietà di salumi, ognuna con le sue specialità e le antiche tecniche di preparazione. Venuti dalla tradizione contadina, i salumi italiani sono molto amati in Italia e conosciuti ed apprezzati anche all’estero.
La saggezza contadina ha imparato a sfruttare tutto ciò che gli animali allevati potevano offrire, nulla andava sprecato. La necessità di conservare a lungo la carne è stata declinata in modi diversi nei vari territori e ha dato vita alla grande varietà di prodotti che possiamo gustare, da un capo all’altro dell’Italia. Nella grande ricchezza di salumi ed affettati abbiamo selezionato quelli che a nostro avviso sono i più famosi.
Mortadella, prosciutto e porchetta
Mortadella di Bologna, porchetta, Prosciutto di Parma, culatello sono una lista di esempio dei numerosi affettati che la terra emiliana offre a chi vuole degustare le sue eccellenze. Emilia. Il nome della città di Bologna è legato in modo indissolubile a quello della mortadella, la sua origine risale al 1661, cotta lentamente viene servita a cubetti o a fette sottili, in cui sprigiona tutto il suo profumo irresistibile prima di gustarne la scioglievolezza al palato.
Il prosciutto è uno degli affettati più famosi in assoluto, si ottiene dalle cosce di suino di grandi dimensioni, viene salato e stagionato fino a trasformarsi nella delizia che tutti noi conosciamo, le sue fette sottili sono profumate e il suo aroma inconfondibile, il gusto delicato ed avvolgente, famosissimi quelli DOP di Parma e di Modena. Non possiamo dimenticare i due affettati immancabili su ogni tagliere, la coppa dal gusto sapido e la pancetta speziata e dalla ricca consistenza.
Salame
Il salame con il suo irresistibile profumo ha un gusto dolce ed aromatico, se ne producono moltissime versioni in base alla ricetta del maestro norcino. È il salume tipico della Lombardia, può essere realizzato con un impasto a trama fine o a trama grossa e la miscela di spezie può variare, così come la pezzatura, tra i più piccoli il famoso salame cacciatore. È perfetto per degustazioni e buffet, immancabile in ogni pic nic e rigenerante dopo una bella camminata in montagna.
Carne salada e speck
E’ il Trentino la patria della carne salada e dello speck. Lo speck è un prosciutto crudo caratterizzato dalla presenza di una fascia di grasso sul margine della fetta, si ricava dalla coscia di suino, che viene stagionata e affumicata. Lo speck ha un gusto sapido e deciso, ingrediente fondamentale di molti piatti tradizionali come i famosi canederli.
Dalla carne di bovino si ottiene la carne salada, altro simbolo della tradizione culinaria tirolese. La carne viene rifilata dal grasso, speziata e massaggiata con sale e spezie prima di essere riposta lontano dalla luce e dal calore per maturare. La carne salada viene affettata sottilmente e si consuma come un carpaccio.
Lardo, porchetta e ‘nduja
In tutte le regioni centrali e meridionali d’Italia ci sono moltissimi salumi da scoprire e da gustare. In Toscana è famosi la finocchiona, salume di origine medioevale caratterizzata dall’inconfondibile aroma dei semi di finocchio ed il lardo di Colonnata, che viene conservato in conche di marmo e servito in sottilissime fettine accompagnato da bruschette calde. Nelle Marche il famoso ciauscolo, un salame il cui impasto viene lavorato più volte fino a divenire spalmabile.
La porchetta è una istituzione in Lazio, questo affettato si ottiene dalla carne di suino attraverso una lavorazione lunga e complessa, questo lavoro dopo svariati passaggi ci consente di gustare la porchetta con la sua crosticina croccante e l’interno tenero e saporito.
Spingendoci a sud lungo la penisola incontriamo la soppressata calabrese e la ‘nduja. La soppressata ha una tipica forma schiacciata, viene prodotta con carne e lardo tagliata a grana media e fatta stagionare. La ‘nduja, prodotta con le parti più grasse del suino, ha una consistenza cremosa e un colore rosso intenso dovuto all’alta concentrazione di peperoncino piccante.