Eni è una delle società più solide nell’ambito del commercio dell’energia.
Con i suoi 50 anni di storia, l’azienda registra ricavi in positivo, anche se nel corso degli anni la partecipazione pubblica del Ministero del Tesoro è stata gradualmente ridotta, fino a raggiungere il 30%.
Le azioni Eni si affermano come redditizie a lungo termine, anche se il costo non è propriamente irrisorio.
Secondo un rapporto Mediobanca, al momento acquistare azioni Eni e lasciarle in stand-by puo rivelarsi molto vantaggioso.
Questo avviene in considerazione dei notevoli investimenti che Eni sta realizzando sia sull’avvio di nuovi giacimenti che sulla migliore gestione di quelli esistenti, dando quindi la sicurezza di un lento ma costante aumento dei dividendi per gli investitori.
I partner strategici di Eni
Un investitore deve conoscere anche i partner strategici della società in cui mette a frutto i suoi risparmi, per far sì da non farsi cogliere impreparato su eventuali flessioni del mercato.
I principali partner strategici dell’azienda sono:
- Sonatrach, con cui è stato concluso un accordo per la realizzazione di giacimenti petroliferi ed impianti di estrazione in Algeria;
- Total, con cui è stato firmato un accordo per il compartimento Ricerca e Sviluppo, che permetterà l’elaborazione di nuove tecnologie;
- Fincantieri, per la costruzioni di centrali elettriche alimentate da gas naturale.
Il titolo Eni in Borsa
Il titolo Eni in Borsa è quotato fra 5,7% e il 7,1% (minimo e massimo negli ultimi cinque anni), con flessioni lente e costanti.
L’andamento generale è stato di rialzo negli ultimi anni, tanto che gli analisti finanziari danno le azioni Eni come sicure e redditizie, anche per i piccoli investitori.
Si prevede che Eni manterrà nel triennio 2016-2019 il prezzo del petrolio a 55-60 euro a barile, che consente di non avere un’eccessiva svalutazione dei guadagni aziendali e quindi anche per gli azionisti.
Del resto Eni rappresenta il gruppo di aziende con il trentottesimo posto a livello mondiale in termini di influenza e potere economico, come classificato da Forbes qualche anno fa.
Oltre alla quotazione che non scende mai sotto un certo costo al barile, Eni punta alla produzione di 18 barili al giorno, potenziando gli investimenti sia in qualità che in quantità di prodotto finito.
La quota giornaliera di volatilità delle azioni Eni, fissata a 1,572 euro, è quindi ad un trend costante, che garantisce un guadagno fisso, anche se non molto repentino in aumenti e decrementi, fattore positivo per i risparmiatori.
Conclusioni
L’investimento in azioni Eni si rivela sicuramente uno dei più redditizi e sicuri dell’epoca moderna, in quanto l’azienda ha registrato una crescita costante e lenta.
Nell’ultimo quadriennio, dopo un periodo di stallo, il prezzo della materia prima si sta attestando in rialzo, grazie all’aumento della produzione e ad una politica di investimenti per migliorare le infrastrutture.
Anche la strategia di lasciare le azioni ferme per lungo termine in questo pacchetto di titoli può essere vincente, in quanto comunque esse rendono anche senza essere reinvestite.
Tramite un broker certificato o tramite vendita diretta, per i più esperti, si può pensare di accaparrarsi un pacchetto di azioni Eni, che ogni giorno vengono messe in vendita in Borsa, per avere una fonte di guadagno sicura per i prossimi anni.
Le immagini e le informazioni presenti in questo articolo sono state prese dal sito Emergenza Lavoro.