L’imprenditore italiano lo sa molto bene, costituire una società in Italia si rivela un’impresa particolarmente ardua non solo per via della tempistica della burocrazia, che purtroppo è molto lunga, ma anche perché ogni individuo è tenuto ad adempiere a degli obblighi fiscali molto opprimenti.
Sovraccaricarlo con la schiacciante imposizione fiscale, rappresenta un ulteriore fardello ed è la causa principale delle chiusure di aziende in difficoltà.
Tuttavia, per chi sta incontrando delle criticità in qualsiasi ambito, sia contributivo ma anche difficoltà nella gestione delle cartelle di Equitalia, controversie con gli Istituti di Credito, cause legali, collegandosi al sito Sostasse.it ci saranno a disposizione dei consulenti specializzati in materia che potranno supportare chiunque, nel risolvere quanto prima qualsiasi tipologia di problema, offrendo la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Avviare un’azienda in Italia al giorno d’oggi, può essere fattibile o no
Alla luce di quanto sopra menzionato, non è assolutamente facile e vantaggioso costituire una società nel nostro Bel Paese, è chiaro che la pressione fiscale è molto alta, talvolta il livello di tassazione supera addirittura il 60%.
Creare dunque, una nuova società in Italia significa avere gran coraggio perché al giorno d’oggi non c’è nulla di vantaggioso per poter mettere in atto delle idee imprenditoriali visto che i costi da sostenere superano di gran lunga i possibili e probabili ricavi.
Tuttavia, l’argomento della pressione fiscale diventa attuale quando si entra in campagna elettorale.
Molti aspiranti politici pur di ottenere il favore dei cittadini promettono mari e monti, ma in sostanza poi fanno ben poco una volta riusciti a raggiungere il vertice del potere.
Decenni di promesse mai mantenute, puntualmente smentite dalla pressione fiscale che via, via diventa sempre più opprimente.
Purtroppo, non è più tempo di credere alle promesse, ma è giunto il tempo di rimboccarsi le maniche e conoscere tutte le strategie possibili ed immaginabili per pagare meno tasse e abbattere il proprio carico di imposte.
Tutto questo potrà avvenire se imprenditori e contribuenti si affidano a persone esperte che abbiano maturato una lunga esperienza alle spalle.
Esempio di quante tasse può pagare un’azienda
Facciamo un esempio chiaro per meglio comprendere quante tasse un’azienda italiana paga.
Prendendo come punto di riferimento una società con un unico socio e amministratore che in un anno ha fatturato 100.000€, scorporando l’IVA al 22% e dunque, portando la base imponibile a 82.000€ circa, ecco cosa succede:
A questo valore si applica il 24% di IRES (si ottiene così un esborso di 19.680€), il 3,9% di IRAP (esborso di 3.198€).
A tutto questo bisogna aggiungere i contributi INPS, visto e considerato che si tratta di un unico amministratore e proprietario, non ci sono dipendenti, ecco che la posizione contributiva da regolarizzare è pari a 18.000€.
Facendo immediatamente due conti, si può facilmente intuire come l’imprenditore anziché intascare 82.000 finisce con ottenerli 40.000€.
Naturalmente non abbiamo considerato tutte le altre imposte di entità minore, quali, IMU, tasse rifiuti, tasse sulla pubblicità.
Da qui si evince che la situazione diventa ancora più drammatica se un’azienda ha dei dipendenti