Un’agenzia per badanti a Torino, ma anche in altre città, che lavora seriamente va sempre alla ricerca di figure professionali altamente competenti. In un clima di necessità, infatti, è molto importante poter riconoscere ai clienti di età avanzata un servizio che sia di un certo rilievo, e che possa fare solo il bene della persona interessata. Se un tempo, infatti, a prendersi cura della persona anziana della famiglia era la donna di casa in quanto casalinga, oggi la società è cambiata, e con lei anche le necessità. In una famiglia tutti gli adulti quasi sempre lavorano, per cui risulta essere quasi d’obbligo assumere una figura professionale di badante, o assistente familiare.
Badante donna o badante uomo?
Andiamo per ordine e cerchiamo di capire quali sono le mansioni per coloro che hanno deciso di diventare badanti. Tieni conto come prima cosa che di solito la badante è di genere femminile. Sebbene infatti ci siano molti uomini nella categoria, la donna ha un quid in più, un valore aggiunto per la sua finezza intellettiva.
Tra l’altro per avere a che fare con una donna anziana non è opportuno avere a che fare con personale maschile, per via dell’imbarazzo e della soggezione. Invece una badante donna riesce anche a prendersi cura di una persona anziana maschile, perché con dolcezza e fare materno, riesce ad accudirlo nel migliore dei modi.
Quali attività svolge
Doveroso evidenziare che una badante non può fare nessuna attività di tipo sanitario. Questo vuol dire che la sua mansione è completamente di natura assistenziale. Può occuparsi di anziani, malati, disabili, persone non autosufficienti nel fare quotidiano. Dunque aiuta queste persone nella cura dell’igiene personale, nella preparazione di pranzo e cena, può portare la persona a spasso e dargli i medicinali.
I requisiti
Come seconda cosa, dopo le mansioni, dobbiamo analizzare tutti i requisiti che deve avere una persona che vuole intraprendere questa professione. Si tratta soprattutto di un lavoro simile ad una missione che ad un semplice lavoro, il primissimo requisito di una badante è la capacità di ascolto.
Un po’ come fa l’operatore socio sanitario, la badante deve essere empatica, deve poter capire cosa vuole la persona, deve stringere con lei una relazione che deve essere costruttiva e benefica. Altra skill deve essere la pazienza, una dote questa che consente di “sopportare” le angherie della persona che è in difficoltà. Deve sapersi approcciare bene all’ambiente, rispettare le regole e le abitudini quotidiane. La qual cosa serve per dare un ordine al nucleo familiare e alla new entry. Immancabile altresì la fiducia, che deve essere reciproca, ma che ovviamente si crea solo a lungo andare.
La badante qualificata: conseguire la certificazione OSA e differenze con OSS
Per coloro che vogliono avere un requisito ulteriore ed essere preparati ad assistere le persone anche dal punto di vista sanitario, si può conseguire il corso di OSA, cioè Operatore Socio Assistenziale. La figura dell’OSA, riesce infatti a prendersi cura di anziani e disabili nel migliore dei modi sia dal punto di vista fisiologico (igiene, alimentazione, deambulazione, postura) che in tutto quello che concerne in toto la loro vita. L’OSA ha delle competenze che si basano per la maggiore sul piano socio-relazionale. Di solito un corso OSA dura tra le 700 e le 900 ore. Al termine si ottiene un attestato valido ai fini lavorativi. Ancora, si può conseguire il certificato OSS che ha delle mansioni simili a quelle dell’infermiere.
Sebbene sia riduttivo definire badanti coloro che hanno questo titolo, in linea generale è molto conveniente per una famiglia assumere accanto la persona che ha bisogno un soggetto skillato con competenze anche in ambito sanitario. Anche se a dirla tutta, coloro che possiedono un simile titolo preferiscono cercare lavoro in strutture private o prestare assistenza domiciliare.