Come prendersi cura dell’apparato digerente del cane

Nel momento in cui si accoglie un amico a 4 zampe in famiglia, è necessario impegnarsi per prendersi cura nel migliore dei modi della sua salute. Questo significa innanzitutto trovare un veterinario fidato e con il quale ci sia empatia ed essere consapevoli del fatto che, tra gli aspetti a cui fare molta attenzione, rientra la salute dell’intestino e dell’apparato digerente in generale. Nelle prossime righe, vediamo assieme qualche utile consiglio al proposito.

Segnali che devono mettere in allarme

Prendersi cura nel migliore dei modi dell’apparato digerente del proprio cane significa, per forza di cose, tenere le antenne sempre alzate e farsi trovare pronti a captare alcuni segnali. Quali sono?

  • Vomito
  • Diarrea
  • Costipazione
  • Dimagrimento improvviso
  • Variazioni non spiegate delle abitudini alimentari
  • Opacità del pelo

La prima cosa da fare quando ci si pone l’obiettivo di prendersi cura dell’apparato digerente del proprio cane è quella di migliorare la qualità della sua alimentazione. Molto utile a tal proposito è, per esempio, il fatto di concentrarsi sugli alimenti caratterizzati dalla presenza di prebiotici, alleati preziosi della flora intestinale che deve essere, possibilmente, contraddistinta da un equilibrio perfetto tra batteri patogeni e batteri buoni.

Un doveroso cenno deve essere dedicato anche alle proteine, che devono essere scelte tenendo conto del più alto livello possibile di qualità. L’obiettivo, infatti, è quello di somministrare al proprio amico 4 zampe cibi il più digeribili possibile.

Un ulteriore punto da considerare nel momento in cui si punta a proteggere l’apparato digerente del proprio amico a 4 zampe è l’apporto di fibre. Questi nutrienti, come è noto, sono cruciali per la funzionalità intestinale negli animali e non solo.

Parlare di fibre in generale è però sbagliato. La cosa giusta da fare, infatti, è capire anche quali fibre è bene dare al proprio cane per mantenere in salute il suo apparato digerente. Tra i consigli degli esperti in merito, rientra il fatto di concentrarsi, se possibile, su fonti di fibre come le verdure, meglio se crude o frullate con poca acqua da mettere poi nella ciotola.

Quando si parla delle fibre, è bene specificare – lo facciamo ancora una volta – che, anche se i cani sono carnivori, non bisogna trascurarle. Una quantità minima – per i parametri specifici è opportuno chiedere consiglio al veterinario – è sufficiente per mantenere l’intestino in salute.

A proposito di intestino nel cane, una parentesi deve essere dedicata alla permeabilità intestinale, una problematica molto frequente nel cane. Nel corso degli anni, si è evoluto tantissimo l’approccio curativo.

Degna di nota a tal proposito è la popolarità di rimedi come i funghi medicinali (puoi trovare maggiori informazioni sul loro utilizzo su www.freelandtime.com).

Provocata da un approccio errato all’alimentazione dell’animale e caratterizzato da un eccesso di glutine, di conservanti e di coloranti, questa condizione può, a lungo andare, provocare un assottigliamento della mucosa intestinale.

Quali sono i funghi medicinali più diffusi? Le alternative sono diverse. Tra queste è possibile includere l’Agaricus Blazei Murrill, fungo speciale originario di una cittadina del Brasile, ma anche l’Auricularia auricula-judae, fungo saprofita decompositore, inconfondibile con il suo colore rosso.

Da non dimenticare è anche il Coprinus Comatus, inconfondibile con la sua cappella dalla forma ovale. Si tratta di un fungo molto comune, che anche chi non si occupa di micoterapia o non ha mai sentito parlare di questo approccio curativo ha avuto modo di vedere almeno una volta in un parco o in un bosco.

Concludiamo specificando che, prima di somministrare funghi medicinali al proprio cane, è opportuno chiedere consiglio al veterinario di fiducia.