L’ortopedia a Bari si occupa delle patologie, di diversa origine, che colpiscono l’apparato osteoarticolare.
Tra le strutture osteoarticolari più sottoposte a sollecitazioni c’è il ginocchio, esso è formato da tre ossa: femore, tibia e rotula, le prime due sono collegate dai legamenti crociati anteriori e posteriori, questi hanno la funzione di dare stabilità all’articolazione, le varie strutture sono ricoperte da cartilagine che, insieme al liquido sinoviale, evita lo sfregamento tra le tre ossa.
Descritta la struttura, si passa alle varie problematiche che possono colpire il ginocchio.
Gonartrosi
La gonartrosi è un’artrosi che colpisce le strutture del ginocchio, è causata dalla consumazione della cartilagine e di conseguenza vi è uno sfregamento diretto delle ossa del ginocchio che provoca dolore e gonfiore. L’incidenza di tale patologia aumenta con l’età, la stessa, inoltre, colpisce soprattutto le donne. Il dolore può essere controllato, almeno inizialmente, con l’uso di antidolorifici ed antinfiammatori, accompagnati anche da fisioterapia, ma si tratta di misure che non risolvono il problema all’origine.
Tra le varie soluzioni prospettate vi sono le infiltrazioni di gel di polinucleotidi o di acido ialuronico in grado di sostituire il liquido sinoviale e ridurre l’attrito. Si effettuano solitamente 5 sedute consecutive, ma la durata dell’effetto è temporanea.
Un’altra possibilità per la risoluzione della gonartrosi è l’intervento chirurgico di artroplastica. Si tratta di un intervento volto a sostituire con componenti in plastica o in metallo la cartilagine i tessuti ossei rovinati. Tali componenti hanno la funzione di evitare lo sfregamento e quindi il dolore e sono realizzati in materiali altamente biocompatibili e quindi con un rischio di rigetto molto ridotto. L’intervento dura circa un’ora e viene eseguito in anestesia. In seguito all’intervento inizia la fase post operatoria che prevede una riabilitazione graduale al seguito della quale il paziente potrà riprendere in pieno la propria vita.
Legamenti crociati
Si è detto che le strutture dell’articolazione del ginocchio sono in equilibrio grazie alla presenza dei legamenti, questi evitano lo scivolamento della tibia rispetto al femore anteriormente o posteriormente. Come per le strutture ossee, anche i legamenti possono essere soggetti ad usura soprattutto di tipo traumatica. La rottura dei legamenti è particolarmente frequente nel caso di persone che esercitano sport.
La lesione è facilmente diagnosticabile perché il soggetto che ne è colpito avverte un vero e proprio schiocco. Se la lesione colpisce il crociato posteriore è possibile il recupero con il riposo in quanto ben vascolarizzato, occorre però un’immobilizzazione per alcune settimane. Nel caso, invece, di rottura del legato anteriore può essere necessario l’intervento chirurgico di ricostruzione del legamento, soprattutto nel caso in cui il paziente voglia ricominciare ad esercitare attività sportiva.
L’intervento viene eseguito in artroscopia, una tecnica mininvasiva che permette di intervenire con piccoli tagli di pochi centimetri, attraverso questi vengono inseriti gli strumenti per la ricostruzione e una microcamera che invia immagini ad un monitor. Questa tecnica permette al chirurgo di avere la stessa visione di un intervento a cielo aperto, con il vantaggio di cicatrici di ridotte dimensioni e un recupero post operatorio veloce. La ricostruzione dei legamenti avviene con un innesto tendineo prelevato dallo stesso paziente.