Leggere con attenzione l’etichetta della pittura per interni che si è in procinto di comprare è senza dubbio il punto di partenza ideale per avere la certezza di effettuare un acquisto oculato. Sull’etichetta, infatti, è indicato il peso del fusto – così si può capire di quanta pittura si ha bisogno per verniciare la superficie su cui si vuole lavorare – ma sono specificate anche la resa del prodotto e le proporzioni che devono essere rispettate per la diluizione. Inoltre, è contrassegnato il tempo di asciugatura.
Su diverse confezioni di pittura per interni, poi, può essere riportata la dicitura che segnala che l’idropittura in questione è lavabile: ciò vuol dire che il prodotto non assorbe le macchie, le quali – di conseguenza – possono essere asportate senza problemi in caso di necessità. Come è facile intuire, le pitture lavabili sono raccomandate specialmente nelle stanzette dei bambini, ma anche in bagno o in cucina: insomma, tutti quegli ambienti in cui il rischio di ritrovarsi alle prese con delle macchie è abbastanza elevato. Ciò che conta è riuscire a eliminare lo sporco il prima possibile: più si è tempestivi e più è facile ottenere risultati soddisfacenti in termini di pulizia. Un po’ di carta assorbente da tamponare può servire per rimuovere il liquido in eccesso: dopodiché ci si arma di una spugna non abrasiva inumidita nell’acqua per strofinare in corrispondenza delle macchie, sempre in maniera delicata.
Tra le caratteristiche a cui si deve prestare attenzione nella scelta della pittura c’è anche la capacità di resistere alle pareti: un prodotto non adeguato da questo punto di vista, infatti, obbliga a tinteggiare più frequentemente di quel che ci si aspetterebbe. Anche la resistenza alla luce è un parametro da non sottovalutare, soprattutto nel caso di vernici colorate: se la qualità è bassa, con il passare del tempo l’esposizione al sole puà fare sbiadire la tinta.