Molto utilizzata nei settori industriali quali metalmeccanici, edilizi, farmaceutici e così via, la pulizia criogenica sta prendendo sempre più campo nelle applicazioni dove è richiesta una pulizia veloce ma, allo stesso tempo, ottimale. Cosa si vuole intendere con l’utilizzo del termine “criogenico”? La traduzione letterale della parola, proveniente dalla lingua greca, sta a significare “produzione di ghiaccio”. Attualmente, in ambito fisico, con criogenia si intende lo studio dei fenomeni relativi a temperature molto basse.
Per l’appunto, la pulizia criogenica consiste nell’utilizzo dell’anidride carbonica ghiacciata, alla temperatura di circa -78°, per rimuovere lo sporco dai macchinari industriali.
Il funzionamento di questo metodo innovativo
La pulizia criogenica si basa sullo stesso principio del processo di sabbiatura, con la sola differenza che quest’ultimo usa materiali abrasivi a differenza dell’altra che fa uso del “ghiaccio secco” (CO2 a -78°). Questo gas allo stato solido è sicuramente meno abrasivo e rende tutto l’ambiente di lavoro nelle migliori condizioni di pulizia.
Il funzionamento è composto da tre effetti fisici: meccanico, termico e di sublimazione.
Tramite appositi macchinari, chiamati Dry Ice Blaster, l’anidride carbonica ghiacciata, sottoforma di pellet del diametro di circa 3 mm, viene proiettata ad alta velocità verso la superficie da lavare grazie all’aria compressa (effetto meccanico).
Appena il “ghiaccio secco” va a contatto con la sporcizia, assorbe il suo calore e ritorna allo stato gassoso (fenomeno di sublimazione). Nel frattempo, la sporcizia ha diminuito la sua temperatura che è arrivata fin sotto gli zero gradi centigradi, aumentando la sua durezza ma, allo stesso tempo, la sua fragilità (effetto termico). A questo punto è un gioco da ragazzi per l’aria compressa distaccarla dalla superficie e portarla via.
Vantaggi e svantaggi di tale pulizia
Uno dei più grossi vantaggi di questo metodo è sicuramente la possibilità di velocizzare il processo di manutenzione senza dover obbligatoriamente smontare e rimontare un macchinario, con susseguente aumento della produttività. Inoltre, la pulizia effettuata non lascia alcun residuo visto che non vengono utilizzati dei solventi o altri prodotti chimici, ottenendo così un sistema completamente pulito ed ecologico. In aggiunta, essendo un metodo non abrasivo, la superficie che verrà lavata non riporterà alcun danno. Infine, tramite questo processo si otterrà una pulizia ottimale e molto efficace.
L’unico svantaggio, se così si può definire tale, sta nel fatto che è necessaria un’apposita attrezzatura specifica che permetta il controllo dell’aria e la distribuzione dei pellet dentro il suo flusso.
I campi di applicazione
Grazie ai suoi vantaggi sopra elencati, la pulizia criogenica trova ampio spazio in svariati settori industriali e civili.
In ambito civile si hanno le seguenti applicazioni:
– pulizia degli edifici danneggiati da eventi climatici come pioggia e neve che hanno riportato fenomeni di muffa e fango;
– pulizia degli edifici danneggiati dagli incendi (in questo caso la pulizia criogenica è ottima perché elimina anche l’odore del fumo);
– pulizia dei monumenti pubblici da residuo di inquinamento urbano;
– pulizia dei graffiti e scritte sui muri;
– pulizia dei componenti in legno.
Il settore civile è sicuramente un campo di applicazione comune per tale metodologia innovativa ma, quest’ultima, trova maggiore spazio in quello industriale perché, principalmente, permette di velocizzare i tempi di manutenzione (riducendo i tempi “morti” di montaggio/smontaggio) di un macchinario ottimizzandone la sua produzione.
In ambito industriale si hanno le seguenti applicazioni:
– pulizia di robot di saldatura, stampi, forni e macchinari utilizzati nelle fonderie e nelle industrie metalmeccaniche;
– pulizia dei residui delle materie plastiche a fine di un processo lavorativo;
– pulizia sui componenti elettrici come, ad esempio, i motori;
– pulizia della vernice dai forni di cottura degli impianti di verniciatura;
– pulizia in ambito navale, per la rimozione antivegetativa;
– pulizia in ambito aereonautico e aerospaziale, per tutta la componentistica interna;
– pulizia in ambito ferroviario, per la carrozzeria e i dischi freno;
– pulizia in ambito automobilistico, per tutte le parti fondamentali di ogni vettura come motori, cerchioni e così via (alcune aziende automobilistiche hanno messo tale pulizia come fase di lavorazione fissa per qualche componente dell’auto);
– pulizia degli ambienti del settore alimentare grazie alla sua capacità di sterilizzazione e sanificazione.
Come si può notare, le applicazioni sono numerose e svariano da un settore di applicazione all’altro. Per questo motivo, la flessibilità della pulizia criogenica, unita anche alla sua elevata efficacia, la rende una delle prime scelte da parte di qualsiasi industria come risoluzione dei problemi di “sporcizia” legati ai suoi macchinari.