La normativa sulle successioni in Italia: linee guida

La successione è una procedura giuridica per mezzo della quale si trasferisce l’eredità di una persona deceduta ai suoi eredi; in alcuni casi, l’eredità del defunto può essere costituita, parzialmente o interamente, da debiti piuttosto che da beni o denaro. Nel momento in cui si apre la successione, si stabilisce chi ha diritto di succedere.

Vi sono due forme di successione: quella testamentaria, nel caso in cui la persona deceduta (il de cuius) abbia lasciato un testamento, e quella legittima, quando, non avendo il de cuius espresso le proprie volontà in alcun modo, l’eredità viene divisa tra i suoi parenti in base a quanto indicato dalla legge, ovvero secondo il rapporto di parentela con la persona deceduta.

La successione legittima si apre anche nel caso in cui il testamento sia parziale, ovvero indichi le disposizioni soltanto su una parte dell’eredità, oppure sia nullo. Per mezzo del testamento, il testatore ha la facoltà di scegliere a chi lasciare la propria eredità; tuttavia, ai parenti più prossimi devono essere riservate le quote loro spettanti. Se essi sono stati lesi, anche parzialmente, dalla volontà del testatore, vengono tutelati dalla legge, e considerati come chiamati di diritto.

La successione è una procedura giuridica per mezzo della quale si trasferisce l’eredità di una persona deceduta ai suoi eredi; in alcuni casi, l’eredità del defunto può essere costituita, parzialmente o interamente, da debiti piuttosto che da beni o denaro. Nel momento in cui si apre la successione, si stabilisce chi ha diritto di succedere.

Vi sono due forme di successione: quella testamentaria, nel caso in cui la persona deceduta (il de cuius) abbia lasciato un testamento, e quella legittima, quando, non avendo il de cuius espresso le proprie volontà in alcun modo, l’eredità viene divisa tra i suoi parenti in base a quanto indicato dalla legge, ovvero secondo il rapporto di parentela con la persona deceduta.

La successione legittima si apre anche nel caso in cui il testamento sia parziale, ovvero indichi le disposizioni soltanto su una parte dell’eredità, oppure sia nullo. Per mezzo del testamento, il testatore ha la facoltà di scegliere a chi lasciare la propria eredità; tuttavia, ai parenti più prossimi devono essere riservate le quote loro spettanti. Se essi sono stati lesi, anche parzialmente, dalla volontà del testatore, vengono tutelati dalla legge, e considerati come chiamati di diritto.

Le normative sulle successioni, relativamente ai casi più frequenti, prevedono che alla morte di una persona coniugata, in assenza di figli oppure di fratelli o ascendenti, al coniuge superstite compete il 100% dell’eredità; in presenza di un coniuge superstite e di un figlio, il 50% dell’eredità spetta al coniuge e il restante 50% al figlio; nel caso di un coniuge superstite e di due o più figli, il 50% dell’eredità va al coniuge e il 50% restante viene diviso tra i figli, in parti uguali.

In assenza di figli ma con il coniuge ancora in vita, in presenza di uno o più fratelli del defunto, al coniuge vanno i 2/3 dell’eredità e il diritto di abitazione nella casa coniugale mentre 1/3 va diviso, in parti uguali, tra i fratelli. In tutti gli altri casi, l’eredità va divisa tra i parenti fino alla sesta generazione. Nonostante la normativa sulle successioni, in Italia, sia chiara, sono frequenti le liti tra gli eredi, che sfociano in controversie lunghe e dispendiose.

La conoscenza della normativa vigente può consentire di affrontare con maggiore lucidità e consapevolezza il momento in cui si apre una successione e permettere un dialogo sereno tra le parti in causa, eventualmente supportate da una consulenza legale adeguata, per risolvere eventuali problemi senza arrivare ad una controversia. Attualmente, è possibile chiedere una consulenza sulle successioni sul sito Consulenzalegaleitalia.it.