Trovare un impiego pubblico, ecco come

Nonostante il mondo del lavoro sia cambiato in maniera tanto profonda, oggi le figure professionali che lavorano in ambito pubblico continuano a rappresentare l’ambizione di diverse persone. Il cosiddetto posto fisso, di certo non più mitizzato come in passato, continua a consentire alle persone di fare piani migliori per il loro futuro. Trovare un impiego pubblico presenta, del resto, diversi vantaggi rispetto ad altre tipologie di contratti di lavoro. Il dipendente pubblico o statale è, infatti, avvantaggiato rispetto a molti altri lavoratori come i liberi professionisti, proprio a causa della sicurezza delle sue mansioni.

I dipendenti pubblici e statali, dunque, quelli che operano per le pubbliche amministrazioni o, in generale, sottoscrivono rapporti di collaborazione con esse sono interessate da benefit non indifferenti come le mensilità extra (tredicesima e quattordicesima) e i bonus relativi alle posizioni dirigenziali che si rivestono. Al di là di questo, ci sono dei vantaggi collaterali che spingono le persone verso queste professioni e che riguardano, ad esempio i trattamenti migliori che si ricevono negli istituti di credito.

Un lavoro statale, infatti, è in grado di assicurare una solidità maggiore dal punto di vista economico, se comparato a quanto accade ad altre categorie di lavoratori. Insomma, a chi lavora per gli enti istituzionali, è più facile accedere a prestiti e finanziamenti di ogni tipo, anche su cifre più impegnative. Alla luce di questi presupposti si comprende il motivo per cui in molti intendono perseguire questo cammino. Nelle prossime righe andremo a scoprire un po’ di nozioni utili per poter trovare un impiego pubblico, mentre per alcune indicazioni più dettagliate vi suggeriamo di dare uno sguardo su PosizioniAperte.com.

Diventare dipendente pubblico: tutto ciò che c’è da sapere al riguardo

Trovare un impiego nella Pubblica Amministrazione vuol dire essere disposti a mettere le proprie competenze al servizio della comunità, attraverso gli enti pubblici nei quali si andrà a lavorare. A prescindere dal percorso che si è svolto per diventare un dipendente pubblico, quindi, sarà necessario rispondere a dei requisiti di base che riguardano il possedimento della cittadinanza italiana o europea ed il compimento della maggiore età.

Fatta eccezione dei casi stabiliti dalla normativa vigente, poi, per lavorare nella Pubblica Amministrazione occorre effettuare un concorso. Per questa ragione bisognerà superare delle prove, dimostrare di avere i titoli utili e sottoporsi, talvolta, a veri e propri esami quali prove scritte ed orali. Chi è interessato dovrà, quindi, consultare i bandi periodici che vengono indetti dalle Amministrazioni statali, attraverso il sito della Gazzetta Ufficiale nell’area dedicata.

Diversi metodi di ingresso nel settore della Pubblica Amministrazione

I lavoratori statali offrono dei servizi importantissimi alla nostra comunità. Non a caso, il loro contributo viene definito cruciale. Sussistono, come già precedentemente accennato, delle dinamiche chiarite nella normativa di riferimento, secondo le quali è possibile lavorare in ambito pubblico attraverso contratti a tempo indeterminato, senza dover necessariamente superare un concorso. Nella fattispecie, esistono situazioni in cui si necessita di consulenze individuali o di collaborazioni esterne, che sostituiscono gli impiegati con posto fisso.

Oltretutto, i soggetti affetti da acclarata invalidità sono in grado di prestare servizio nella Pubblica Amministrazione senza dover necessariamente sostenere il concorso. Si parla degli invalidi civili, iscritti alle liste del collocamento mirato o obbligatorio. Tra le altre circostanze che lasciano palesare la possibilità di lavorare nella PA senza superare la prova di concorso, citiamo le assunzioni per chiamata diretta, che vale per i testimoni di giustizia, per i membri delle famiglie di vittime di attentati terroristici o della criminalità organizzata e di persone che hanno perso il coniuge a causa di un incidente avvenuto sul luogo di lavoro o deceduto nell’espletamento del servizio pubblico.