Olio di CBD e sport: un binomio straordinario

Negli ultimi anni, in Italia si parla sempre di più di CBD. Questo metabolita della cannabis, altrimenti noto come cannabidiolo, è il più famoso dopo il THC. A dimostrazione della sua enorme fortuna commerciale è possibile citare i numerosi negozi fisici dedicati che sono comparsi per le strade della nostra città, realtà che, molto spesso, lavorano anche sul web con e-commerce proprietari. Ciò implica, di riflesso, l’esistenza di aziende che si occupano della vendita di olio CBD ingrosso e di altri prodotti con il cannabidiolo presente tra gli ingredienti.

Quando si nomina il CBD, è necessario ricordare che la scienza ha approfondito le sue applicazioni in numerosi ambiti. Tra questi spicca senza dubbio lo sport.

Perché il CBD fa bene agli sportivi?

Utilizzare CBD fa bene a chi pratica sport per numerosi motivi. Dati scientifici alla mano, il cannabidiolo è in grado di agire a livello antinfiammatorio. Come ben si sa, chi fa sport a livello sia agonistico sia amatoriale va spesso incontro a stati infiammatori in diversi distretti del corpo. Il CBD è in grado di rendere queste situazioni meno difficili da sopportare grazie alla sua capacità di intervenire inibendo la produzione, da parte del nostro organismo, di citochine proinfiammatorie.

Diversi lavori scientifici svolti negli ultimi anni hanno altresì provato la capacità del cannabidiolo di influire sull’attività della proteina Nf-κB. Quest’ultima può essere considerata a tutti gli effetti un messaggero per le nostre cellule. Entrando in esse, infatti, è in grado di avvisare della situazione che sta per verificarsi – l’infiammazione – e di contribuire all’attivazione della risposta difensiva.

Eccellente antidolorifico, il CBD è in grado di agire anche sull’efficienza del sistema immunitario. Questo beneficio si riflette a livello pratico nella quotidianità di chi fa sport in quanto implica un fisico maggiormente resistente e il concretizzarsi di processi di guarigione più rapidi.

Il cannabidiolo è utilizzabile sia attraverso l’olio, sia in altre modalità (per rendersene conto, basta dare un’occhiata alle proposte dei portali che si occupano di vendita online di CBD ingrosso).

A prescindere dalla strada che si decide di seguire – prima di iniziare è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico curante – è bene sapere che il CBD può influire positivamente sul sistema nervoso. Questo è molto importante per chi fa sport in quanto, spesso, prima di una competizione capita di essere stressati e, per esempio, di fare fatica a dormire.

Perché il CBD rilassa? Qual è il meccanismo dietro a questo effetto? Il cannabidiolo è in grado di legarsi non solo ai recettori del sistema endocannabinoide – scoperto nel 1990 dalla scienziata Lisa A. Matsuda e dalla sua equipe – ma anche a quelli della serotonina.

Nello specifico, si tratta dei recettori 5-HT1A. Uno dei primi lavori scientifici a indagare su questo beneficio del cannabidiolo è stato portato avanti da esperti di realtà statunitensi e canadesi – p.e. la McGill University di Montreal – e pubblicato nel 2019. Ricerca svolta su modelli animali, questo studio ha indagato la capacità del CBD di controllare i comportamenti generati dall’ansia.

Un altro filone scientifico incentrato sul ruolo del CBD nel rilassamento mentale lo vede come sostanza in grado di incrementare i livelli di anandamide nell’organismo. Questa molecola, chimicamente definibile come neurotrasmettitore, è associata a una condizione di beatitudine interiore. Viene infatti definita come “molecola dell’estasi divina”.

Il CBD è doping?

No, il CBD non è doping. Nel 2018, il cannabidiolo è stato infatti depennato dal novero delle sostanze dopanti da parte dell’Agenzia Mondiale Antidoping. A contribuire a questo cambiamento rivoluzionario ci hanno pensato i numerosi lavori scientifici che, da circa 5/6 anni a questa parte, vedono il CBD come protagonista degli sforzi di ricerca di specialisti da tutto il mondo.