Aprile 1986. L’Italia, seppur per pochi mesi, è ancora Campione del Mondo, forte di un titolo vinto, dopo un digiuno di 44 anni, nella splendida cornice del Santiago Bernabeu. L’Italia vive un momento di splendore economico dopo i duri anni ‘70, segnati dal terrorismo e da un’incertezza piuttosto elevata sotto ogni punto di vista. Sono gli anni della spensieratezza, del disimpegno, in cui gli italiani si illudono che il peggio sia definitivamente alle spalle.
Pisa, città famosa per la Torre, sembra vivere la classica routine quotidiana, fatta di numerosi turisti che visitano Piazza dei Miracoli, una delle più rinomate ed affascinanti mete turistiche presenti nel nostro paese. Ma il 30 aprile, la città toscana, inconscia probabilmente di quello che sta accadendo, segnerà una pagina importante della storia del nostro paese. All’ombra della Torre, infatti, si assiste alla prima connessione internet nel nostro paese.
La lenta ascesa del web dagli anni ‘90 ai giorni nostri
Un evento, a quei tempi, che passò quasi del tutto inosservato. E che oggi, a distanza di 36 anni, ha un significato di estrema importanza, che ha cambiato definitivamente il volto del nostro paese e di ogni singolo cittadino italiano. La rivoluzione di Internet in Italia, di fatto, iniziò in quel momento. Una rivoluzione lenta, dato che ci vorrà tempo affinché la maggior parte degli italiani possano connettersi. Ma quel 30 aprile, oggi, assume una rilevanza storica.
Quello fu il primo passo, al quale ne seguirono altri. Non c’è alcun dubbio che il decennio che ha sancito l’importanza di internet nella vita degli italiani sia stato l’ultimo dello scorso millennio. Nel 1991, la comparsa del World Wide Web sancisce la nascita della grande rete telematica, il Web, uno spazio libero ed aperto a tutti: la vita degli italiani inizia lentamente a cambiare.
Tra il 1994 e il 1996, però, inizia a prendere strada il web in Italia, anche se la fruizione della rete, salvo rari casi, avviene principalmente in luoghi pubblici, come biblioteche o locali che dispongono di una connessione internet. È in quel periodo che nascono le prime chat online, molto essenziali e spartane, ma che oggi, a trent’anni distanza, possiamo tranquillamente definire come una sorta di antesignane di WhatsApp e i servizi di messaggistica istantanea che utilizziamo attualmente.
Sempre in quel biennio fanno la loro apparizione “Arianna” e “Virgilio”, rispettivamente primo motore di ricerca e directory “Made in Italy”. Negli anni successivi, tutti i grandi colossi dell’editoria italiana creeranno i propri siti web, sancendo, definitivamente, come la rete rappresentasse il futuro del nostro paese. Il boom del web, ovvero la sua fruizione su larga scala, ebbe inizio con l’avvento del nuovo millennio.
Il boom negli anni 2000
I giovani prendevano letteralmente d’assalto Napster, sito, a quei tempi totalmente illegale, che consentiva di condividere e scaricare file musicali. La cultura divenne più facilmente accessibile grazie a Wikipedia, autentico volano per le ricerche di studenti di ogni genere ed età. Nel primo lustro del primo decennio del nuovo millennio Internet si impone definitivamente, diventando un mezzo non solo di svago.
Inizia ad espandersi considerevolmente anche il mondo dell’e-commerce, che offre la possibilità agli utenti di poter acquistare ciò che desiderano a prezzi vantaggiosi e nel massimo rispetto della privacy, come accade oggi per chi decide di curare il proprio benessere psico-fisico affidandosi a Sexomania.it. Un trend, quello dell’e-commerce, in costante ascesa ancora al giorno d’oggi, del quale non possono fare a meno milioni di italiani.
Nello scorso decennio, non casualmente definito come quello del “boom digitale”, Internet ha conosciuto l’esplosione dei social network. Ed un popolo come quello italiano, che fa della socialità un proprio ineludibile tratto caratteristico, non poteva far altro che diventarne tra i principali fruitori a livello mondiale. Cosa ci riserverà il futuro, per quanto ovvio, non lo possiamo sapere. Ma una cosa è certa. internet, volente o nolente, sarà ancora al nostro fianco.