Chi ha dei risparmi da investire vorrebbe farlo in modo da ricavarne un maggior profitto, o quanto meno da avere un profitto che possa essere adeguato all’aumento del costo della vita, per questo in molti preferiscono comprare oro da investimento in quanto considerato bene rifugio.
Oro bene rifugio
Prospettive future sul valore dell’oro
L’oro è considerato bene rifugio perché nel tempo ha mantenuto elevato il valore e solo in brevi periodi ha avuto dei cali. Attualmente i mercati attendono un valore costante o in aumento e ciò in relazione sia alla domanda elevata dovuta non solo ad esigenze del settore del lusso e della gioielleria, ma anche del settore medico, infatti con l’oro sono realizzate parti di dispositivi medici ed odontoiatrici, e del settore tecnologico.
A ciò devono essere aggiunte le difficoltà di estrazione dovute anche all’esigenza di usare cianuro, altamente inquinante, e il fatto che gli Stati difficilmente mettono in circolazione l’oro da loro detenuto nella riserva aurea.
Normativa
Dal 2000 anche i privati possono avere oro da investimento
L’oro da investimento è regolamentato dalla legge 7 del 2000 che abroga il monopolio statale nella detenzione di oro, fino ad allora infatti l’oro puro non poteva essere comprato in tagli di peso superiore ad un grammo.
E’ da sottolineare che il taglio da un grammo è sconsigliato a fini di investimento a causa delle spese di lavorazione. La legge riconosce come forma d’investimento l’oro che abbia almeno 995 millesimi di oro puro, sono considerati, di conseguenza, oro da investimento i lingotti e le placche che abbiano almeno un grammo di peso, le monete che hanno, o hanno avuto, corso legale in un Paese, pepite e pagliuzze.
Non sono considerati oro da investimento i gioielli perché sono realizzati in leghe, cioè con l’uso di argento, rame o platino per facilitare la lavorazione, infatti questi materiali riducono la purezza. Ciò non vuol dire che comprando dei gioielli e poi rivendendoli non vi sia un guadagno, ma non è considerato investimento finanziario. Ovviamente anche questa tipologia di investimento viene tassato, la legge prescrive che debbano essere dichiarate all’Ufficio Italiano Cambi tutte le compravendita di valore superiore ai 20 milioni di lire, da convertire ora in euro.
Non solo lingotti
Investire in oro senza comprare oro fisico
Oltre alla possibilità di comprare oro fisico, questo richiede o una cassetta di sicurezza in casa con i rischi comunque connessi, oppure una cassetta in banca da pagare, è possibile comprare titoli in oro, si tratta di certificati che attestano il possesso di un certo quantitativo di oro presso una determinata banca, si tratta di una soluzione che evita il rischio legato ad eventuali furti perché con la denuncia è possibile fermare la circolazione del titolo.
Per avere in modo immediato dei riscontri economici con l’oro è possibile anche fare trading on line sulle materie prime, scegliendo l’oro come titolo sottostante. In questo caso non si investe nel mercato primario ma nei derivati. Chi investe in oro facendo trading non acquista oro fisico, ma punta suoi movimenti di valore dello stesso e grazie all’effetto leva anche con piccoli investimenti può avere buoni guadagni. Ciò implica che quotidianamente può aprire e chiudere posizioni e avere dei ricavi anche importanti.