Wayward Pines è una serie televisiva statunitense, prodotta dalla Fox Television a partire dal Maggio 2015. Fin da subito questa produzione si è caratterizzata per un grande successo di pubblico e di critica: quella che originariamente era stata pensata per essere una miniserie composta da una manciata di episodi, è diventata una serie televisiva a tutti gli effetti.
La Fox ha deciso di confermarla per una seconda stagione, rinnovando completamente cast e personaggi. Grazie a Now Tv, è ora possibile recuperare tutta la seconda stagione in streaming su NowTv: la provincia americana non è mai stata così inquietante.
Wayward Pines: amena località dell’Idaho
Un uomo in giacca e cravatta si sveglia in un bosco sperduto: è sopravvissuto ad un terribile incidente automobilistico in cui ha, invece, perso la vita l’uomo che si trovava assieme a lui. In qualche modo il nostro protagonista riesce ad arrivare in una cittadina: si tratta di Wayward Pines, amena località dell’Idaho. L’uomo viene ricoverato in ospedale e finalmente conosciamo il suo nome: si tratta di Ethan Burke, agente dei Servizi Segreti statunitensi.
La missione che lo ha portato in quella zona del mondo consisteva nel rintracciare due agenti di cui, ormai da tempo, nessuno ha più notizia. Burke viene accolto nel piccolo ospedale cittadino dove viene curato da Pamela Pilcher, una gioviale e premurosa infermiera. Apparentemente Wayward Pines sembra una cittadina gradevole e tranquilla, in cui nulla di terribile può accadere. Apparentemente.
Non è tutto oro quel che luccica
In realtà, all’agente Burke bastano pochi giorni che qualcosa di strano ed inquietante soggiace alla patina di rispettabilità che ricopre la cittadina di provincia. L’infermiera Pilcher, per esempio, si rivela una persona subdola ed intransigente, pronta ad addormentare i suoi pazienti pur di piegarli alla sua volontà. Quando Burke riesce ad uscire da questo ospedale degli orrori, scopre che il resto degli abitanti di Wayward Pines non è affatto migliore.
L’empatia non è certo tra le doti più spiccate della cittadinanza: le persone che Burke incontra sembrano essere piuttosto scostanti ed elusive. Quando l’agente dei servizi segreti prova ad interrogarli riguardo agli agenti scomparsi, all’incidente in cui è stato coinvolto, ai suoi effetti personali perduti, nessuno sembra disposto a collaborare con lui per scoprire la verità. Le sue continue indagini, le sue domande, i suoi sguardi sospettosi riescono solo a indispettire la cittadinanza.
Col passare dei giorni, l’agente Burke scopre che l’apparentemente accogliente Wayward Pines, in realtà, è una vera e propria prigione: chiunque arrivi in città non può più andarsene. Per quanto ci provi è costretto a realizzare la dura realtà.
La grande angoscia della provincia americana
È evidente come la vera protagonista di questa appassionante e coinvolgente serie televisiva sia proprio la cittadina di Wayward Pines: spesso la provincia americana si è rivelata fonte di ispirazione per opere cinematografiche, letterarie e televisive che hanno fatto la storia della cultura statunitense.
Come non citare, in tale senso, l’indimenticabile ″I peccati di Peyton Place″, indimenticabile affresco delle meschinità, del moralismo, dell’innegabile squallore che talvolta è possibile incontrare in queste piccole comunità. Ovviamente il paragone più evidente è quello con la celebre ″I segreti di Twin Peaks″, serie televisiva nata dalla creatività e dal genio di David Lynch.
Il principale punto in comune tra queste due produzioni è che entrambe rappresentano questo particolare tipo di organizzazione sociale come un vero e proprio inferno in terra. Se in ″Twin Peaks″, però, l’orrore della provincia americana era maggiormente sfumato e sotterraneo, in Wayward Pines, invece, l’impatto negativo viene esplicitato senza mezze misure.
Tutto quello che succede nella cittadina è assolutamente finto: emblematica la scena in cui l’agente Burke scopre degli invisibili altoparlanti che fanno risuonare per tutta la cittadina il frinire dei grilli ed il cinguettio dei passerotti.
Inoltre, tutto quello che accade nel paesino di provincia è sotto gli occhi dell’intera popolazione: Wayward Pines è controllata in modo capillare attraverso un sistema di monitor per la video-sorveglianza.
Nessuno può scappare dalle regole, dalle normative, dai suggerimenti che gli altri abitanti hanno fissato una volta per tutte: chi provi a pensare secondo la propria coscienza e ad usare il proprio metro di giudizio non può che fare un’orribile fine. Wayward Pines è una piccola prigione a misura d’uomo: chiunque provi ad andarsene lo fa a proprio rischio e a pericolo.
M. Night Shyamalan: nome autorevole dietro al progetto
Se ″I segreti di Twin Peaks″ ha potuto vantare l’autorevole presenza di David Lynch, regista geniale e sceneggiatore visionario, anche ″Wayward Pines″ annovera nel proprio organico un nome a dir poco eccellente.
Non appena M. Night Shyamalan è stato contattato per prendere parte a questo progetto angosciante e suggestivo, ha subito accettato di produrre la prima stagione della serie e di prestare il proprio genio alla regia del suo primo episodio. Facile capire come questa serie televisiva fosse davvero nelle corde dell’ottimo regista: sue, infatti, alcune pellicole dall’atmosfera spaventosa e misteriosa come, ad esempio, ″Ad occhi aperti″, ″The Village″ e ″The Sixth Sense – Il sesto senso″.
Probabilmente, la grande tensione che ″Wayward Pines″ riesce a provocare nel suo pubblico, puntata dopo puntata, deriva dall’immaginazione di questo regista, una delle più interessanti della sua generazione.